Le ossa metatarsali sono un gruppo di cinque ossa lunghe che percorrono longitudinalmente la sezione centrale del piede, dalla caviglia alle dita.
Il metatarso varo, o metatarso addotto, è una malformazione congenita del piede frequente nel neonato e nel lattante, caratterizzata da una deviazione delle ossa metatarsali verso la parte posteriore del piede, che assume una forma a C, con l’estremità interna concava e quella esterna convessa.
Non si conoscono le cause del metatarso varo, ma si pensa che possa derivare da posizioni scorrette assunte dal feto nell’utero materno.
Questa malformazione è più frequente nei gemelli, nei primi figli e in caso di familiarità.
Studi prospettici riferiscono un’incidenza del metatarso varo tra i nati vivi pari al 5% circa, con una predominanza (60%) della forma bilaterale. L’incidenza globale annua della malformazione è prossima ai 6,8 milioni di casi.
A livello statistico, nasce un bambino con metatarso varo ogni cinque secondi.

LA PROGNOSI DEL METATARSO VARO

Il metatarso varo ha una storia naturale incerta e metodi terapeutici che non poggiano su dati clinici soddisfacenti.
Molti medici consigliano la semplice osservazione, nella speranza di una risoluzione spontanea. Ciononostante, la comunità scientifica concorda sul fatto che il trattamento precoce sia più sicuro, efficace e semplice rispetto a un trattamento tardivo (i genitori, invece, desiderano semplicemente essere rassicurati del fatto che i piedi del proprio bambino si svilupperanno e cresceranno in modo normale).
Poiché non è possibile formulare una prognosi accurata, nella maggior parte dei casi è preferibile consigliare una terapia.
Se non trattato, il metatarso varo può avere complicazioni varie, tra cui dolore, disturbi al piede, problemi di adattamento alle scarpe e malformazioni secondarie, come alluce valgo e calli.